Le Antiche Dogane


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Libri collana

Fiorenzo Corsali
STORIA DELLA MAREMMA
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA E IL SUO TERRITORIO
I trentanove capitoli del libro riguardano la storia di Castiglione della Pescaia e del suo territorio: dalle origini del “Lacus Prilius” alla sua bonifica, con riferimento alle località di Tirli, Buriano, Vetulonia, Punta Ala, Le Rocchette (Rocca di Capalbo), Castel Maus, Monte di Muro, la tenuta della Badiola, la “Casa Rossa” e ai “ luoghi della fede”. Completa l’opera la trattazione storica sulle risorse del territorio legate all’attività venatoria, alla pesca sul lago, alle saline e alle essenze palustri. Non si tralasciano leggende e tradizioni popolari.
© 2008, cm. 17x21, pp. 208, 1ll. b/n, br., € 24,00

Moreno Massaini
TRANSUMANZA
L’importanza della transumanza, descritta in questo libro, sta nei numeri. Fino al XVIII secolo dal Casentino partivano in settembre da 50.000 a 80.000 capi di bestiame fra pecore e capre. I territori maremmani ospitavano da 100.000 a 360.000 unità di bestiame “minuto”, distribuito su circa 108.000 ettari, proveniente da Modena, da Reggio Emilia, da Bologna, dalla Toscana, dall'Umbria, dalle Marche e nel XVIII-XIX secolo da una parte dell’Abruzzo.
Il presente volume si divide in due parti. La prima riguarda l'analisi storica, genesi e sviluppo attraverso i secoli, della pastorizia casentinese transumante in Maremma, l'altra è una descrizione degli aspetti sociali, culturali e di vita quotidiana dei pastori in epoche più vicine a noi. La prima parte, che si basa su documentazione prevalentemente inedita, contiene anche la cartografia dei percorsi tratturali pregranducali, granducali e quelli usati sino al XX secolo che dal Casentino conducevano in Maremma con localizzazione, in quest’ultimi, delle fermate di tappa e riposi notturni. Nella seconda parte, oltre i documenti d'archivio, per una descrizione più particolareggiata delle vicende, sono state di validissimo aiuto le testimonianze orali, in via d’estinzione, ma che conservano lucida memoria della civiltà casentinese e maremmana, di molti ex pastori. Il libro si completa con tre appendici: un glossario che riporta e spiega oltre 140 termini della civiltà pastorale, l’elenco nominativo dei casentinesi, suddiviso per comunità, transumanti in Maremma nel settembre 1690 ed i percorsi tratturali dell’Italia Centrale verso la Maremma. © 2005, cm 17x21, pp.284, ill. b/n, br., € 28,00

Erika Maderna
ANTICHI SEGRETI DI BELLEZZA
Un viaggio alle radici della cosmesi antica, tra fonti letterarie e archeologia, scienza e magia, sulle orme di ricette, aneddoti e curiosità, follie e mode, alla ricerca di segreti di seduzione mai perduti. Attraverseremo i luoghi e i tempi del mondo mediterraneo antico, dalla Mesopotamia all’Antico Egitto, dallo splendore intellettuale ed estetico della civiltà greca all’universo femminile etrusco, dalle civetterie della domina romana fino alle alchimie della castellana medievale e della dama della corte cinquecentesca, grande depositaria del sapere cosmetico antico. Le donne del passato daranno voce alla raffinata preziosità dei loro oggetti da toeletta, al linguaggio nascosto dei loro profumi e degli unguenti, all’arte paziente del trucco e dell’acconciatura, alla cura estrema dei dettagli, per consegnarci intatta la loro eredità di seduzione e bellezza. © 2005, cm. 17x21, pp. 184, 1ll. b/n, br., € 22,00

Alfio Cavoli
ETRUSCHI IN MAREMMA
Il viaggio storico-archeologico raccontato in queste pagine si svolge nella Maremma delimitata da Dante nella Divina Commedia (“da Cecina a Corneto”). Un viaggio - compiuto però in senso inverso - che in ogni località etrusca s’interrompe per consentire all’autore di osservarla e di descriverne uno o più aspetti peculiari e significativi, meritevoli di essere additati all’attenzione del lettore: vicende, personaggi, monumenti, reperti di particolare interesse, ambienti, istituzioni specifiche. Dopo i capitoli introduttivi dedicati alle discusse origini e ai caratteri generali della civiltà rasenia, il percorso prende le mosse da Tarquinia per raggiungere, a tappe successive, Gravisca, Vulci, Castro, Poggio Buco, Pitigliano, Sorano, Sovana, il Monte Amiata, Saturnia, Ghiaccio Forte, Magliano in Toscana, Kalousion, Orbetello, Talamone; e per proseguire - non prima, tuttavia, di aver dato il giusto rilievo alle ipotesi riguardanti l’ubicazione del Fanum Voltumnae - verso Grosseto, il Lago Prile, Roselle, Vetulonia, il Lago dell’Accesa, Campiglia Marittima, Populonia, l’Isola d’Elba, Casale Marittimo, Cecina e Volterra.© 2003, cm. 17x21, pp. 308 ill. b/n, br., € 24,00

Alfio Cavoli
I SACCOMANNI DEL MARE
Chi sono i Saccomanni del mare di cui questo libro racconta le imprese? Uomini dagli oscuri natali che l’esercizio delle pirateria condusse non di rado alla ricchezza, ai più alti gradi della potenza navale ottomana e perfino ai fasti della dignità regale (Oruccio, Kheyer-ed-din, Dragut). Uomini che, specialmente ai tempi di Solimano il Magnifico, sceso in lotta al fianco di Francesco I per contrastare l’egemonia di Carlo V, funestarono con le loro rovinose e sanguinarie incursioni tutte le coste del Mediterraneo, costringendo i governi ad allearsi per ostacolarne l’aggressività e a edificare un numero impressionante di torri di avvistamento e di fortezze: più di mille soltanto in Italia. Uomini che ridussero in schiavitù intere popolazioni e che si accanirono anche sull’Arcipelago Toscano e sulla Maremma, dove consumarono le loro nefandezze – come queste pagine narrano – all’Elba, al Giglio, a Pianosa, a Montecristo, a Piombino, a Populonia, a Talamone, a Montiano, a Castiglione della Pescaia, a Porto Ercole, a Porto Santo Stefano, per tacere di altri luoghi. In questo contesto s’inserisce il noto episodio relativo alla giovane Margherita Marsili (la "Bella Marsilia") che, rapita dai pirati nel suo castello del Collecchio, sui Monti dell’Uccellina, sarebbe diventata, da schiava, legittima moglie del Sultano di Costantinopoli. Una vicenda, però, che l’autore osserva sotto una luce diversa da quella della tradizione (ed è questa, forse, la parte più interessante del volume), giungendo a dubitare seriamente della sua autenticità. ©2002, 17X21, pp. 240, ill. b/n, br,. € 20,00

Alfio Cavoli
I BRIGANTI DELL’OTTOCENTO NELLA MAREMMA E NELLA TUSCIA
Le motivazioni e i protagonisti del brigantaggio ottocentesco nella Maremma e nella Tuscia sono ampiamente documentati in queste pagine, che fanno rivivere sia le miserevoli condizioni esistenziali del ceto popolare, sia le vicende criminali dei briganti più noti – in qualche caso leggendari – ma anche di quelli rimasti nell’ombra. Il volume rappresenta, pertanto, un esauriente, significativo spaccato di quel fenomeno irriducibile e abberrante che fu il ribellismo sociale, con i suoi pervicaci, accaniti fomentatori di trasgressioni e di nefandezze, come gli Stoppa e i Tiburzi, i Fioravanti e i Biagini, i Menichetti e gli Ansuini, i Ranucci e gli Albertini, i Pastorini e i Biscarini, gli Scalabrini e i Magrini, i Menchiari e i Moriani – per citare i fuorilegge più noti – la cui attività delinquenziale costrinse l’Alto Lazio e la Bassa Toscana a subire un interminabile, tragico martirio. Pagine, dunque, nelle quali la Maremma e la Tuscia esprimono tutto il loro antico, angoscioso disagio, a causa di questa brulicante feccia della società; di una società, tuttavia, che di questa feccia non poteva non considerarsi in gran parte profondamente responsabile. © 2001, 17x21, pp. 336, ill. b/n, br., € 24,80

Alfio Cavoli
AVVENNE IN MAREMMA
In cinquantatré capitoli, il libro racconta altrettante “storie” estrapolate dalla storia generale della Maremma. Esse scandiscono il tempo di una decina di secoli – partendo dal periodo successivo all’anno Mille – e prendono in esame una tale molteplicità di argomenti da costituire un avvincente mosaico di fatti, di luoghi, di persone, che non può non catturare l’interesse del lettore, sia per la sua vastità, sia per lo stimolante contenuto dei temi trattati. Nessuna contrada della Maremma rimane praticamente esclusa da queste pagine che narrano di guerre e di assedi, di vittorie e di sconfitte, di feudatari tiranni e di feroci briganti, di frati licenziosi e di pievani pedofili, di omicidi fra consanguinei e di figli abbandonati, di coatti e di ghigliottinati, di reietti e di streghe, di cardinali e di papi, di patrioti e di santi, di poeti e di studiosi d’arte, di viaggiatori solitari e di bonificatori. E tutto accade nello scenario inquietante di una Maremma misera e desolata su cui – in perenne conflitto fra loro e contro la nemica Repubblica della Balzana – signoreggiano gli Aldobrandeschi e gli Orsini, gli Ardengheschi e i Pannocchieschi, ai quali, dopo una lunga e disastrosa dominazione senese, subentreranno prima i Medici, poi i Lorena, infondendo nei maremmani speranze di miglioramento e di progresso che verranno in gran parte deluse all’indomani dell’unità nazionale. © 2001, cm. 17x21, pp. 304 b/n, br., € 24.00

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